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Aria
Il monitoraggio della qualità dell’aria si basa sulla conoscenza delle cause che generano l’inquinamento.
L’esposizione di una popolazione al potenziale inquinamento atmosferico è di fatto un’esposizione ad un mix di inquinanti aerodispersi
Le emissioni atmosferiche incidono sulla salute umana e ambientale sia in via diretta, per inalazione di aerosol, sia per via indiretta, per deposizione al suolo che non interrompe il ciclo di diffusione dei microinquinanti.
La qualità dell’aria è strettamente legata alle condizioni meteorologiche e al periodo temporale, per esempio nel semestre estivo è più significativo il monitoraggio di fenomeni influenzati dalla radiazione solare (come la presenza dell’Ozono) e dai fenomeni legati alle attività agricole (rilascio fitofarmaci, pesticidi,…) mentre il semestre freddo è più significativo indagare la presenza degli inquinanti legati alla combustione per il riscaldamento domestico, ma anche quei fenomeni di accumulo dovuto alle condizioni atmosferiche. Per questo motivo sono state previste per ogni sito, due sessioni di misurazione, una in periodo estivo e una in periodo invernale.
Le emissioni atmosferiche sono oggetto di monitoraggio continuo da parte degli Enti preposti (ARPA Lombardia) tramite l’utilizzo di una rete di rilevamento costituita da 83 stazioni fisse distribuite nel territorio regionale. La distribuzione sul territorio delle rispettive concentrazioni puntuali viene stimata con l’impiego di modelli di diffusione a partire dai dati ricavati dalla rete di rilevamento.
In questo ambito, la ricerca si propone in primo luogo di verificare la validità puntuale del modello di diffusione ad oggi implementato, ed in secondo luogo di dare specificazione del contenuto del particolato atmosferico.
La scelta dei punti di monitoraggio è legata all’obiettivo del Piano di valutare la salubrità ambientale per cui i criteri che hanno guidato la scelta dei punti di campionamento sono la vicinanza a recettori sensibili (scuole, ospedali,…), la presenza di direttrici di traffico, la morfologia locale, oppure l’esistenza di aree che presentano criticità pregresse note.
La considerazione congiunta dei criteri esposti ha portato a definire una rete di 21 punti di monitoraggio.
Gli strumenti di misura sono atti a rilevare il particolato sospeso (PM 10 e PM2,5), il biossido di azoto, l’Ozono, i Composti Organici Volatili, i metalli pesanti ed i microinquinanti organici.
A tutto ciò, si aggiunge il campionamento per un intero anno della stima della deposizione atmosferica.
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