QUALITA’ DELL’ARIA 

Il monitoraggio della qualità dell’aria si basa sulla conoscenza delle cause che generano l’inquinamento.

L’esposizione di una popolazione all’inquinamento atmosferico è di fatto un’esposizione ad un mix di inquinanti aerodispersi i più pericolosi dei quali sono il particolato e gli ossidi dell’azoto. Essenziale risulta essere la determinazione della concentrazione dei microinquinanti presenti sia di tipo inorganico (PM, Metalli, Ossidi azoto) che organico (PCDD, PCDF, PCB, IPA e COV).

Anche le condizioni meteorologiche incidono sulle deposizioni atmosferiche.

Modalità campionamento

Dal punto di vista temporale può essere sufficiente svolgere l’indagine in periodi rappresentativi per la presenza dei vari fattori che influenzano la Qualità dell’aria. Per esempio il semestre invernale è indicato per indagare gli inquinanti legati alla combustione per il riscaldamento domestico, ma anche quei fenomeni di accumulo dovuto alle condizioni atmosferiche.

Il semestre estivo, invece, è indicato per il monitoraggio di fenomeni influenzati dalla radiazione solare, (come la formazione dell’Ozono) ma anche fenomeni legati alle attività agricole (rilascio fitofarmaci, pesticidi,…)

Ubicazione punti monitoraggio

La scelta dei punti di monitoraggio è legata all’obiettivo del Piano di valutare la salubrità ambientale. I criteri che guidano la scelta dei punti di campionamento sono:

  • vicinanza a recettori sensibili quali scuole o ospedali o centri di aggregazione;
  • aree più esposte alle criticità rilevate dalle analisi delle stime comunali di qualità dell’aria;
  • presenza di direttrici di traffico;
  • fattori legati alla morfologia locale;

La scelta di posizionare punti di campionamento anche in aree agricole è vincolata alla volontà di favorire il monitoraggio dei livelli di ozono in aree maggiormente sensibili a questo contaminante.

La disposizione inoltre risponde a criteri geografici (con distribuzione idonea a coprire l’intero territorio di analisi) ed amministrativi (con almeno una stazione in ciascun territorio comunale), con maggiore incidenza laddove le analisi preliminari sopra descritte abbiano condotto a riconoscere condizioni di potenziale criticità.

La considerazione congiunta dei criteri esposti ha portato a definire 21 punti di monitoraggio di seguito elencati in ordine alfabetico

Comune n° siti monitoraggio qualità aria presenti sul territorio
Carbonate (CO) 1
Cislago (VA) 2
Fagnano Olona (VA) 1
Gerenzano (VA) 1
Gorla Maggiore (VA) 4
Gorla Minore (VA) 1
Locate Varesino (CO) 1
Marnate (VA) 1
Mozzate (CO) 1
Olgiate Olona (VA) 2
Origgio (VA) 1
Solbiate Olona (VA) 2
Rescaldina (MI) 1
Uboldo (VA) 2

L’esatta ubicazione dei siti di monitoraggio utilizzati durante la campagna di monitoraggio può essere visualizzata sulle mappe tematiche presenti sul sito.

Sostanze ricercate

Le sostanze ricercate sia dalla strumentazione posizionata sul laboratorio mobile sia nelle deposizioni atmosferiche sono in analogia con i dati dello studio pregresso e coi dati ricercati da ARPA Lombardia per la qualità dell’aria nell’area oggetto di studio: PM10, PM2,5, ozono e biossido di azoto.

In sintesi per la matrice “aria” il piano di monitoraggio prevede l’analisi della qualità dell’aria e della composizione delle deposizioni atmosferiche in 21 siti di campionamento.

Per ciascun sito di campionamento sono previste due sessioni di misurazioni una nel semestre freddo ed una nel semestre caldo.

A tutto ciò, si aggiunga il prolungamento per un intero anno del campionamento finalizzato alla stima della deposizione atmosferica.

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MONITORAGGIO QUALITA’ DEI SUOLI

Il potenziale inquinamento dei suoli è influenzato dalle deposizioni atmosferiche e da eventi diretti quali sversamenti o perdite di inquinanti. L’inquinante presente sul suolo può raggiungere i corpi idrici sotterranei, ma anche essere assimilato nel ciclo vegetativo delle piante e rientrare nella catena alimentare. Il campionamento deve così prevedere sia terreni provenienti da contesti urbanizzati, sia da contesti rurali.

Accanto a questo, è stato tenuto in conto un criterio che privilegiasse quanto più possibile la corrispondenza fra punti di campionamento della qualità dell’aria e punti di campionamento della qualità dei suoli.

La distribuzione dei punti di campionamento ricalca quindi pedissequamente la distribuzione dei siti di monitoraggio della qualità dell’aria, con individuazione di 21 punti di campionamento, come già in precedenza elencati.

Anche nel caso delle analisi del terreno, appare necessario garantire omogeneità fra i dati raccolti nella nuova fase di monitoraggio e quelli già disponibili.

Per una valutazione complessiva della qualità ambientale i campioni di suolo verranno utilizzati anche per l’esecuzione di saggi di tossicità in quanto i costituenti del suolo possiedono la capacità di trattenere contaminanti ambientali comportandosi come una trappola per gli inquinanti.

In sintesi, per indagare la qualità dei suoli saranno previste analisi della presenza di metalli e microinquinanti organici nei suoli, in campioni prelevati in 21 siti, in prossimità dei siti di campionamento della qualità dell’aria oltre che saggi di fitotossicità e di tossicità cronica eseguiti sui 21 campioni di suolo.

MONITORAGGIO QUALITA’ DELL’ACQUA

Nel territorio in esame le acque di falda e le acque superficiali sono soggette a controlli continui sia da parte di ARPA Lombardia sia da parte del gestore della discarica. Anche le acque superficiali campionate ed analizzate in passato dai tecnici dell’Istituto Mario Negri non hanno dato luogo a criticità

È peraltro vero che i corpi idrici minori distribuiti sul territorio, ove si raccolgono in via prioritaria le acque di dilavamento dei suoli, essendo caratterizzati da portate modeste sono potenzialmente a rischio di assumere inquinanti in concentrazioni di rilievo, ed anche che tali corpi idrici normalmente sfuggono a qualsiasi monitoraggio.

In relazione a tale evidenza, si è ritenuto di implementare l’analisi con l’individuazione di alcuni siti, ove eseguire prelievi di campioni idrici da utilizzare per l’esecuzione di saggi di tossicità sull’ambiente acquatico.

La distribuzione planimetrica dei punti di prelievo verrà definita anche sulla base dei primi risultati sulla qualità dell’aria e sulla composizione delle deposizioni atmosferiche.

Per determinare l’ecotossicità della matrice acqua si è scelto di riproporre il saggio di tossicità acuta con Daphnia magna, un crostaceo d’acqua dolce dove viene valutata la concentrazione del campione che immobilizza il 50% degli individui testati in un periodo di tempo di 24 e 48 ore.

In sintesi, per indagare la qualità delle acque sono stati previsti la raccolta di campioni di acque superficiali provenienti dal reticolo idrico secondario e l’esecuzione sugli stessi di saggi di tossicità nell’ambiente acquatico.

RESIDUI FARMACI E SOSTANZE STUPEFACENTI

La crescente attenzione al monitoraggio dei microinquinanti emergenti è legata alla recente capacità tecnica di rilevarli e misurarli; infatti sono presenti nelle acque in concentrazioni ridotte da qui il termine “microinquinanti”. Vengono definiti “emergenti” a causa delle limitate informazioni scientifiche circa gli effetti sugli organismi e gli ecosistemi.

Rientrano nella definizione di microinquinanti organici emergenti i farmaci umani e ad uso veterinario, le sostanze d’abuso, i prodotti industriali, per la cura della casa e per l’igiene personale, gli ormoni steroidei, tiroidei, fitoestrogeni e altri distruttori endocrini.

Anche le sostanze di abuso (sostanze fabbricate e prevalentemente utilizzate per scopi non farmaceutici, sebbene in taluni casi trovino anche un impiego terapeutico) ed i loro metaboliti solo recentemente sono stati annoverati tra i microinquinanti organici emergenti. In seguito al loro consumo i metaboliti sono continuamente rilasciati nell’ambiente attraverso l’urina e/o le feci.

Un aspetto noto e confermato da analisi e studi è che i tradizionali impianti di depurazione delle acque reflue hanno una limitata capacità di rimozione di molti inquinanti emergenti perché progettati per rimuovere altre tipologie di inquinanti

Area indagine

Si è convenuto di concentrare il dettaglio delle analisi al perimetro del territorio comunale di Gorla Maggiore, assumendo il perimetro dell’intero territorio unicamente allo scopo di avere un riferimento territoriale omogeneo con il quale eseguire dei confronti. Per questo motivo i prelievi delle acque reflue saranno eseguiti presso i depuratori di Olgiate Olona, Origgio e Rescaldina a cui si affiancheranno i prelievi presso i tre collettori fognari che da Gorla Maggiore confluiscono verso il collettore di valle.

Sostanze ricercate

L’analisi sarà finalizzata alla ricerca di tracce dei farmaci di uso più comune

  • antibiotici;
  • anticancro;
  • antipertensivi;
  • antinfiammatori;
  • broncodilatatori;
  • cardiovascolari;
  • diuretici;
  • estrogeni;
  • farmaci destinati al sistema nervoso centrale;
  • gastrointestinali;
  • regolatori di lipidi,

mentre per le sostanze illecite ci si focalizzerà sui seguenti gruppi:

  • cocaina;
  • oppiacei (eroina, morfina, codeina, metadone);
  • stimolanti (amfetamina; metamfetamina; ecstasy);
  • derivati dalla Cannabis (Tetraidrocannabinolo).
Modalità campionamento

Il consumo di farmaci e sostanze illecite subisce variazioni significative sia nell’arco della settimana, sia nel corso dell’anno. La variazione settimanale, invece mostra un picco di microinquinanti in ingresso nel giorno di lunedì.

Si prevede quindi che lo svolgimento della campagna di prelievi sia estesa su un intero anno solare, con cadenza di campionamento bimestrale e utilizzando diversi giorni della settimana.

La stima dei consumi di droghe d’abuso sarà basata sullo studio dei flussi di massa dei prodotti di degradazione urinaria delle droghe per valutare l’incidenza del consumo nella popolazione presenti nei campioni di acque reflue prelevate dai medesimi siti.

In sintesi, nel piano di monitoraggio sarà prevista l’analisi dei reflui fognari, per la ricerca dei residui prodotti dal consumo di farmaci e sostanze illecite. La campagna di campionamento è, distribuita con cadenza bimestrale nell’arco dell’anno solare.

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